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Poisson, Siméon-Denis.

Fisico e matematico francese. Studente della Scuola politecnica, vi fu nominato ripetitore e poi professore (1806), succedendo a Fourier. Considerato uno dei fondatori della teoria matematica dell'elettricità e del magnetismo, si occupò, in particolare, dello studio matematico dei fenomeni naturali (elettromagnetismo, acustica, calore, capillarità, ecc.). Si occupò anche di meccanica analitica e di probabilità; inoltre, estese l'applicazione delle serie di Fourier al campo dell'analisi matematica. Tra le sue opere, ricordiamo i classici: Trattato di meccanica (1833), Nuova teoria dell'azione capillare (1831) e Teoria matematica del calore (1835) (Pithiviers, Loiret 1781 - Parigi 1840). ║ Coefficiente di P.: in un solido elastico prismatico soggetto a una sollecitazione assiale, per esempio di trazione, rapporto fra l'accorciamento unitario che subiscono le fibre normali all'asse e l'allungamento unitario che subiscono le fibre parallele all'asse. Tale rapporto viene comunemente indicato con la lettera ν, e il suo inverso con m. Il coefficiente di P. rappresenta una costante caratteristica di ogni sostanza; secondo le stime teoriche può variare fra i valori 0 e 1/2, ma in pratica i valori generalmente assunti variano tra 0,12 e 0,50. ║ Distribuzione di P.: distribuzione di probabilità relativa al processo di P., detta anche distribuzione degli eventi rari o dei piccolissimi numeri. Essa descrive schemi caratterizzati da eventi aleatori aventi probabilità variabile nel tempo, ed è applicabile a numerosi fenomeni in ogni campo, in particolare quelli riguardanti le particelle elementari. ║ Equazione di P.: date due funzioni U(x, y, z) e ρ(x, y, z), definite in una certa regione dello spazio, ed assegnata una costante k, è l'equazione alle derivate parziali Δ2U + kρ = 0, dove Δ2 è il cosiddetto laplaciano. All'equazione di P. devono soddisfare, per particolari significati di k e di ρ, il potenziale gravitazionale, il potenziale elettrostatico coulombiano. ║ Formule di P.: formule che legano le derivate temporali dei versori i, j, k di una terna T in moto rigidamente stabile rispetto a una terna fissa T*, ai versori stessi:

PODOSTE00.png,

dove ω è la velocità angolare di T rispetto a T*. In generale, se PP' è un vettore solidale alla terna mobile T si ha:

PODOSTE01.png

Anche questa relazione è nota come formula di P.Integrale di P.: assegnata una funzione f(t) nell'intervallo [0, 2π], tale che f(0) = f(2π), è l'espressione

u (ρ, θ) =

Tale integrale risolve il problema di Dirichlet per il cerchio con raggio unitario nel piano, in cui la funzione f(t) rappresenta il dato assegnato sul bordo. ║ Parentesi di P.: nella teoria delle equazioni differenziali, operatori utilizzati per trasformare sistemi di equazioni alle derivate parziali del primo ordine in sistemi equivalenti, di più semplice risoluzione. Si consideri, per semplicità, un sistema di due equazioni P = 0, Q = 0, R = O, in cui le funzioni P, Q, R dipendano dalle n variabili x1, ..., xn e dalle derivate parziali del primo ordine della funzione incognita z(x1, ..., xn), ma non dipendano esplicitamente da z; la parentesi di P. relativa alle funzioni P, Q, che si indica con (P, Q), è l'operatore differenziale definito da

PODOSTE05.png,

dove ph rappresenta la derivata parziale della funzione z rispetto alla variabile xh. L'equazione (P, Q) = 0 è ancora del primo ordine, e le soluzioni del sistema originario risolvono anche la nuova equazione (P, Q) = 0.